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Gli snack 4 Ore Senza Fame e 2 Ore Senza Fame

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Gli snack 4 Ore Senza Fame e 2 Ore Senza Fame

Qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione, finalmente ci si accorge dell’importanza dell’alimentazione. Troppo spesso sottovalutata, lasciata in un angolo, da parte, non considerata come qualcosa che ci potrebbe permettere di vivere meglio, più a lungo, più sani.

Però non è semplice, i ritmi quotidiani ci spingono verso modelli alimentari sbagliati e le mode pubblicitarie ci mettono sempre il loro zampino. E purtroppo è sempre la salute a pagarne le conseguenze.

Una delle maggiori difficoltà che riscontro durante il mio lavoro è cercare di far capire l’importanza degli spuntini tra i pasti principali: metà mattina e metà pomeriggio. È il momento in cui si lavora, si è presi dalla frenesia della vita e ci si accontenta di un biscotto, un cornetto, un cioccolatino, un pezzo di pizza, una merendina o una barretta. E sono soprattutto le barrette ad andare sempre per la maggiore. Pratiche, buone, stanno nella borsa, o in tasca o nella 24 ore; ma come già affrontato nell’articolo Quale merenda scelgo? non rappresentano una valida alternativa come spuntino.

Se Maometto non va alla montagna, allora è la montagna ad andare da Maometto: la frutta è per la maggior parte delle persone poco pratica da portare con se, lo yogurt non si mantiene fuori dal frigo …quindi? Quindi un centro di Educazione Alimentare Rilevo di Piacenza ha portato la montagna a Maometto mettendo sul mercato delle nuove barrette che coniugano importanti fattori: proporre alle persone valide alternative alimentari pratiche, con un occhio di grande riguardo al gusto ma soprattutto sane. È questa la grandissima differenza con la maggior parte dei prodotti che si trovano attualmente in commercio: l’importanza che si è data alla ricerca e l’utilizzo di ingredienti di prima qualità.

Perché il nome 4 Ore Senza Fame?

Il nome non è stato scelto a caso. Secondo la Dottoressa Giordana Lucente Biologo Nutrizionista a capo del progetto: “Il nome del prodotto è dato dal buon senso di sazietà che questo alimento, grazie anche alla sua componente in fibra, rilascia. Non vuole però essere un prodotto esclusivamente dietetico e non ha controindicazioni di alcuno tipo.”

Gli ingredienti

È proprio la lista degli ingredienti che rende unico questo alimento.

Ingredienti: semi (lino, zucca, girasole), cereali soffiati (farro, miglio, amaranto, kamut), miele italiano, mandorle, fiocchi d’avena, noci, quinoa soffiata.

Non contiene additivi, conservanti, dolcificanti di sintesi, grassi idrogenati, coloranti e aromatizzanti. Non si leggono sigle strane e nomi impronunciabili.

La dottoressa Giordana Lucente ci spiega che “Le barrette sono prodotte senza l’utilizzo di addensanti e dolcificanti di sintesi, per questo hanno nella lavorazione 2 passaggi manuali: vengono stese e tagliate a mano. Abbiamo deciso di non inserire tra gli ingredienti il frumento, cereale dall’alto contenuto in glutine. Il metodo di cottura è per induzione, quindi non diretta.”

La confezione

L’astuccio contiene 2 barrette del peso di 25 gr ciascuna e sorprendentemente un foglietto illustrativo dove sono presenti le immagini di TUTTI gli ingredienti contenuti, con una breve descrizione di ognuno. Anche questo piccolo particolare rappresenta a mio avviso una piccola grande rivoluzione: è necessario capire perché qualcosa fa bene o fa male, quali sono le proprietà degli alimenti: è un grande passo in avanti in questa direzione.

Valori Nutrizionali

per 50 gr -2 barrette

Kcal 222
Proteine 7.5 gr
Carboidrati 20.6 gr di cui:

  • Zuccheri 10.55 gr

Grassi 10.39 gr di cui:

  • Acidi grassi saturi 1.3 gr
  • Acidi grassi insaturi 10 gr
  • Omega-3 1.68 gr
  • Omega-6 3.87 gr

Fibre alimentari 5.25 gr
Sodio 7.5 mg
Potassio 540 mg
Magnesio 107 mg
Ferro 2.5 mg
Vitamina E 3.35 mg

Alimento completo e bilanciato, i grassi anche se presenti in buone quantità sono tutti ad alto valore nutritivo. Da sottolineare anche la quantità di fibre presenti, soprattutto se paragonata alla quantità media contenuta nelle barrette “commerciali”.

All’assaggio sono buone, gustose, soddisfano il palato, ma soprattutto saziano. Sono indicate per la prima colazione e come spuntino tra i pasti.

2 Ore Senza Fame

È nata in seguito, anche l’idea di commercializzare la singola barretta, chiamata “2 Ore Senza Fame”, che rientra nel progetto EAT (Educazione Alimentare Teenagers ed Educazione Alimentare per Tutti) del Policlinico San Donato. È un progetto educativo che ha inserito tra gli scopi quello di rivoluzionare il mondo dei distributori automatici in scuole ed aziende sostituendo le merendine con cibi sani come mandorle, noci, parmigiano. Secondo il nutrizionista Malavazos (che terrà in autunno un audizione in senato sull’argomento) “è necessario un intervento urgente per offrire un alternativa con cibo di alta qualità e salutare. In altre parole “meglio poco cibo che cibo da poco”.Articolo tratto da Vivienutri.it

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